Una splendida e soleggiata giornata d’inizio giugno, ha fatto da
bellissima cornice alla nostra visita al castello di Milazzo, in provincia di Messina.
La strategica e imponente struttura, che si protende
nella penisola milazzese verso le Isole Eolie e che sorge sulla sommità del
borgo antico, rappresenta non solo il più grande castello della Sicilia, ma uno
dei complessi fortificati più grandi d’Europa e la sua estensione è di oltre
sette ettari di superficie e circa quattordicimila metri quadri coperti.
Ad attenderci un simpatico cicerone, Tanino Lazzaro, artista musicista che ebbe grande successo nella seconda metà degli anni
’70 con la “Taberna Mylaensis”, che ci ha fatto da guida presentandoci la
bellezza maestosa della cittadella fortificata. Ne seguiamo il percorso e ci
addentriamo al suo interno in cui sorge la splendida Cattedrale di Milazzo
(Cattedrale antica).
Le varie fasi storiche fanno sì che, in periodi
distinti, vengano edificati agglomerati urbani di epoca medievale, che sono
ancora visibili negli scavi, e che la fortificazione racchiuda, tra le mura, il
castello che fu
abbandonato nel 1860, dopo la conquista di Garibaldi, dall’esercito borbonico che
ne aveva il presidio, divenendone carcere, in epoca
successiva al periodo garibaldino, dal 1880 al 1959.
Soltanto, dopo un lungo periodo di abbandono e
incuria, tra il 1991 e il 2002, e tra il 2008 e il 2010, il complesso è stato
oggetto di due importanti restauri.
Ancora visibili alcuni resti della Chiesa dell’Annunziata,
che non consentono, allo stato attuale, di fare alcuna ragionevole ipotesi
sull’assetto dell’edificio religioso.
All’interno della fortificazione, sorge un ex convento
di monache benedettine del SS. Salvatore, che lo lasciarono, nel 1734. Oggi, l’edificio
accoglie mostre artistico-culturali ed un laboratorio della lavorazione del
cuoio con tecniche antiche.
Una magnifica immersione nella storia antica, a
stretto contatto con un verde lussureggiante e incontaminato, con lo sfondo del
Mar Tirreno in collisione con il cielo azzurro, di sicuro è stata una giornata
da non dimenticare, che consiglio a tutti coloro si rechino nella splendida e
storica cittadina di Milazzo, meta turistica per eccellenza, che purtroppo è
stata defraudata da una raffineria che non avrebbe mai dovuto esistere.