ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA
Giovani amministratori a “Scuola di Democrazia”
di Redazione
Il corso di formazione tenutosi a
Palermo, presso la sede dell’Ars, dal
12 al 14 di aprile, ha visto la partecipazione di ben 90 amministratori locali under 35 provenienti da tutte le regioni
della penisola. Il corso è stato organizzato dall’Associazione “Italia decide”, presieduta da Luciano Violante e
dalla presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, con la
collaborazione di Anci Giovane. A fare
gli onori di casa, il presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone,
che ha inaugurato l’edizione di quest’anno relazionando sul tema prescelto Gli enti locali e la politica di coesione
2014-2020, argomento che si è soffermato, in particolare, sulla normativa e
le strategie che regolano l’accesso ai fondi europei. Durante la tre giorni, a
Palazzo dei Normanni, spazio anche alle due lectiones
magistrales tenute dal ministro della Coesione Territoriale, Fabrizio
Barca, e dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Tra i 90
amministratori selezionati anche alcuni giovani della provincia di Messina:
Sergio Lembo (Oliveri), Maria Calcò Lambruzzo (Falcone), Cono Condipodero
(Brolo), Alessio Calderone (Saponara) e Alessandro Lopes (Salina). “La politica di coesione economica e sociale
dell’UE – ha affermato Sergio Lembo, consigliere comunale ad Oliveri e
membro Pdl – è finalizzata a promuovere
uno sviluppo equilibrato, armonioso e sostenibile della comunità, riducendo le
disuguaglianze tra le diverse regioni europee. Essa è espressione della
solidarietà tra gli stati membri ed è tesa a rendere le regioni dell’UE luoghi
più attraenti, innovativi e competitivi dove vivere e lavorare. I comuni,
specie i più piccoli, devono comprendere l’importanza delle politiche di
coesione. Bisogna realizzare progetti ed accedere ai fondi dell’UE”. Ma
resta il nodo della mancanza di competenze professionali interne agli stessi
enti. Handicap che per Lembo “non può
continuare a penalizzare il nostro territorio e la sua gente”. Da qui, il
necessario impegno dei giovani, affinché “non
continuino a restare spettatori dell’attività politica degli enti locali, bensì
protagonisti per un futuro migliore”. Insomma, spazio alle nuove leve
sembrerebbe il messaggio lanciato dal giovane Lembo, secondo cui ci sarebbe,
finalmente, bisogno di una nuova classe dirigente, intraprendente e in grado di
“incentivare gli investitori, convincerli
a puntare sul nostro territorio, perché abbiamo tutte le carte in regola per
poter rispondere alle legittime esigenze di chi, investendo, potrebbe
sviluppare turismo, lavoro e benessere”.
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