Una domenica che si prospettava
tranquilla e che dopo una scoppola causata dall’iniziale svantaggio, l’ACR
Messina si è ripresa ed ha cominciato a macinare gioco o meglio azioni, che
hanno portato a siglare tre gol con Cocuzza, Corona e Parachì.
Sono tredici i successi allo Stadio “San
Filippo”, se si considera la vittoria in Coppa Italia, anche il Palazzolo ha
dovuto subire la legge del “San Filippo” e segnare il passo.
Ancora a due punti il distacco dal Cosenza,
che non molla e insegue. Adesso, l’appuntamento con la vittoria si sposta a
Vibo Valentia, qui la capolista deve dare conferma dei suoi progressi e
continuare a mietere successi, questa è l’unica strada per la vittoria finale,
che vuol dire Lega Pro.
Le belle foto di Lele Stramandino ci
riportano in uno Stadio “San Filippo” depresso, sia nel verde del suo prato e
sia nelle tante ferite, che, negli ultimi anni, hanno e stanno costellando come
una corona di spine l’intera area sportiva della vallata.
Lo stadio dei record era stato definito
per le continue varianti e i notevoli costi, che lievitavano in maniera
esponenziale. Come possiamo notare i lavori eseguiti in un’area torrentizia
stanno presentando notevoli problemi. E di chi è la colpa? Sicuramente, non è
dei tifosi o dei giocatori.
Il Città di Messina stende il fanalino di coda. Nissa con Saraniti e Citro, i
gemelli del gol peloritano, producono un’affermazione importante, che porta a
tre le vittorie in trasferta per la matricola CdiM. Adesso, in casa arriverà l’Acireale,
squadra che naviga in acque turbolente. Nessuna pietà sportiva e tirare dritto.
Le belle sorprese sono dietro l’angolo e sognare non è vietato.