Ho conosciuto Mimmo
Giuliano, il direttore artistico del Teatro stabile “Zancle”, il quale ci ha
coinvolti, noi della redazione di Filodirettonews, a partecipare come parte
attiva, con la nostra editing ed il nostro vicedirettore, esponenti della
giuria di qualità del Premio “Adolfo
Celi”, giunto alla sua sesta edizione.
Con grande rammarico, lo
scorso sabato, poco prima della commedia teatrale della Compagnia degli Sdrammaticati, abbiamo appreso, dalle sue stesse
parole, un amaro sfogo, una commozione mista a rabbia, che ha lasciato sgomenti
tutti i presenti.
Il teatro chiuderà, per
motivi di sicurezza, dopo un esposto anonimo alla Procura della Repubblica ed
altri enti preposti, inoltrato da uno spettatore, che, dopo aver assistito una
precedente rappresentazione, ritenendosi amante della cultura, pare si sia
posto una serie di domande sulla sicurezza della struttura.
Lo stesso Giuliano si
chiede come possano essere usati due pesi e due misure, quando anche altre
strutture, della nostra città, versano in eguali condizioni.
Mimmo Giuliano, in stretta
collaborazione con chi l’ha sempre aiutato in questa sua passione per il
teatro, in questi anni ha cercato, con grande sacrificio da parte propria, di
rendere agibile la struttura adeguandola nel miglior dei modi e, con caparbietà
ed amore, ha fatto rinascere un nostro grande conterraneo, un figlio della
nostra Messina, il grande Adolfo Celi, ideando e conducendo un premio a lui
dedicato.
Chissà cosa ne avrebbe
pensato il grande Adolfo, se ne avesse avuta la possibilità.
Ci auspichiamo, che magari,
in tempi brevi, si possa dare continuità alla manifestazione portando a termine
i rimanenti spettacoli in programmazione e, dunque, giungere alla tanto attesa premiazione.
Confidiamo nelle
istituzioni, così come confidiamo nella possibilità di una deroga alla
sicurezza, come tante ce ne sono state in tante altre manifestazioni.
La speranza è ultima a
morire. Dunque, speriamo bene.