AVVISO: Questo sito a breve non sarà più raggiungibile, Filo Diretto News con le sue notizie ed i suoi servizi sono disponibili al nuovo indirizzo web: www.filodirettonews.it
Oggi è 
 
 
   
Prima Pagina > Sociale > Salute e Benessere > ANIMALITÀ COME ANIMA DELL’UOMO (SECONDA PARTE)

 martedì 12 febbraio 2013

FRAMMENTI DELL’INTERIORITÀ UMANA

ANIMALITÀ COME ANIMA DELL’UOMO (SECONDA PARTE)

di Tommaso Calarco


alt

Tutte le espressioni artistiche e popolari esplorano il fascino tematico su cui disquisisco.

Il serpente antico, nella tradizione ebraica e cristiana, incarnazione del male, ambiguo connubio animale/uomo/creatura spirituale, risulta essere l’astuto “diavolo”; in (Genesi 3:1) leggiamo: E il serpente era il più astuto di tutti gli animali.. che l’Eterno Iddio aveva fatti, ed esso (diavolo/animale) disse alla donna: come! Dio v’ha detto: non mangiate del frutto..

Gli uomini sono animali, gli uomini parlano, dal sillogismo (Aristotele teorizzò) si deduce, che il serpente parla. L’animale/diavolo acquista, quindi, caratteristiche prettamente umane, come appunto l’eloquio.

Cosa ancor più bizzarra è che, al momento della condanna Divina, “l’essere serpente” ritrova la sua bestialità, sotto forma di condanna: ..l’Eterno iddio disse al serpente: Perché hai fatto questo, sii maledetto..  tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai polvere.. (Genesi 3:14).

Per restare nell’ambito della cultura teologica occidentale, molti sono ancora gli esempi di animali o “parti” di essi che s’interscambiano con uomini, esseri spirituali e Dio stesso.

Così, Gesù è l’Agnello di Dio, lo Spirito Santo è la colomba, ai Cherubini vengono attribuiti ali, e misteriose “Creature viventi” sono simili a leone, vitello, uomo, aquila (Apocalisse 4:7-8), tanto per citarne alcuni.

Il pantheon delle religioni, oltre a quelle monoteiste (Giudaismo, Islamismo, Cristianesimo), raccoglie anche quelle politeiste (Confucianesimo, Taoismo, Buddismo, Induismo, etc.), ci si rende, facilmente, conto, come attraverso questa lente, il binomio trattato si arricchisce in modo esponenziale.

Ecco alcune fra le più comuni divinità: si va da Anubis, con la testa di cane; Ra, con la testa di falco, rispettivamente, Dio dei morti e Dio solare dell’antico Egitto; da Zeus-aquila, Dio supremo dell’Olimpo; Eros-fanciullo alato, Dio dell’amore; a Kea–ape, Dea della vita e della morte, della Grecia antica; passando da Ganesha, Dio elefante della sapienza e buona fortuna; Hanuman Dio scimmia soccorritore potente, dell’India induista; a Arawn Dio cervo, signore degli animali della foresta dei Celti.

Il Divino si appropria, così, dell’animalità come metafora, per dispiegare informazioni sulla sua natura, che sembra apparire più umana dell’umano.

Al prossimo approfondimento..


 


Altre Notizie su

Sociale > Salute e Benessere






 
Sostenitori
 
 
© 2011/25 - Filo Diretto News | Reg. Tribunale di Messina n° 4 del 25/02/2011 | Dir. Resp. Domenico Interdonato | Condirettore Armando Russo
Redazione - Via S. Barbara 12, 98123 Messina - P.Iva 02939580839