Tutte le espressioni artistiche e
popolari esplorano il fascino tematico su cui disquisisco.
Il serpente antico, nella tradizione
ebraica e cristiana, incarnazione del male, ambiguo connubio
animale/uomo/creatura spirituale, risulta essere l’astuto “diavolo”; in (Genesi
3:1) leggiamo: E il serpente era il più
astuto di tutti gli animali.. che l’Eterno Iddio aveva fatti, ed esso (diavolo/animale)
disse alla donna: come! Dio v’ha detto: non mangiate del frutto..
Gli uomini sono animali, gli uomini
parlano, dal sillogismo (Aristotele teorizzò) si deduce, che il serpente parla.
L’animale/diavolo acquista, quindi, caratteristiche prettamente umane, come
appunto l’eloquio.
Cosa ancor più bizzarra è che, al
momento della condanna Divina, “l’essere serpente” ritrova la sua bestialità,
sotto forma di condanna: ..l’Eterno iddio
disse al serpente: Perché hai fatto questo, sii maledetto.. tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai
polvere.. (Genesi 3:14).
Per restare nell’ambito della cultura
teologica occidentale, molti sono ancora gli esempi di animali o “parti” di
essi che s’interscambiano con uomini, esseri spirituali e Dio stesso.
Così, Gesù è l’Agnello di Dio, lo
Spirito Santo è la colomba, ai Cherubini vengono attribuiti ali, e misteriose “Creature
viventi” sono simili a leone, vitello, uomo, aquila (Apocalisse 4:7-8), tanto
per citarne alcuni.
Il pantheon delle religioni, oltre a
quelle monoteiste (Giudaismo, Islamismo, Cristianesimo), raccoglie anche quelle
politeiste (Confucianesimo, Taoismo, Buddismo, Induismo, etc.), ci si rende, facilmente,
conto, come attraverso questa lente, il binomio trattato si arricchisce in modo
esponenziale.
Ecco alcune fra le più comuni divinità:
si va da Anubis, con la testa di cane; Ra, con la testa di falco,
rispettivamente, Dio dei morti e Dio solare dell’antico Egitto; da Zeus-aquila,
Dio supremo dell’Olimpo; Eros-fanciullo alato, Dio dell’amore; a Kea–ape, Dea
della vita e della morte, della Grecia antica; passando da Ganesha, Dio
elefante della sapienza e buona fortuna; Hanuman Dio scimmia soccorritore
potente, dell’India induista; a Arawn Dio cervo, signore degli animali della
foresta dei Celti.
Il Divino si appropria, così, dell’animalità
come metafora, per dispiegare informazioni sulla sua natura, che sembra
apparire più umana dell’umano.
Al prossimo approfondimento..