Da qualche settimana Cittadinanzattiva ha avviato, insieme ad altre
associazioni, una iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, con
la quale viene denunciato il grave attacco ai diritti dei cittadini invalidi e
disabili. La campagna, che sta raccogliendo numerose adesioni in ogni ambito
della società civile, è riconoscibile perché utilizza un acronimo ben noto nell’immaginario
collettivo. La sigla è la stessa, V.I.P., ma il movimento, che da 30 anni si
batte per la tutela e la difesa dei diritti dei cittadini, a quest’acronimo ha
voluto dare un significato diverso, quello di “Very Invalid Person” e lo ha voluto utilizzare, in questa
importante campagna di sensibilizzazione, in modo provocatorio nei confronti di
chi, illegittimamente, insinua un dubbio sulla “veridicità” della condizione di
invalidità vissuta dal cittadino.
Oggi – per Cittadinanzattiva – quei diritti sono messi, fortemente, sotto
attacco da coloro i quali, non volendo e non essendo in grado di sostenerli
attraverso specifiche politiche sanitarie, sociali ed economiche, preferiscono
considerarli come una delle tante fonti di spesa da ridurre ad ogni costo: una
sorta di palla al piede per lo Stato, che sta facendo venir meno gli elementi
solidaristici della Carta costituzionale.
Per comprendere il senso di queste affermazioni è bene – afferma il
comunicato di Cittadinanzattiva – partire dall’art. 38 della Costituzione
Italiana che così recita: “Ogni cittadino
inabile al lavoro, e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere, ha diritto al
mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano
preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di
infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”.
Nonostante il dettato costituzionale, i cittadini potranno constatare che,
purtroppo, la legge di stabilità 2011 riduce, fortemente, le risorse a
disposizione per l’attuazione delle politiche sociali: dai 929 milioni di euro
del 2008 si è passati ai 273 per il 2011 e ai 44 milioni per il 2013. Molto
peggio è andata al fondo per la non autosufficienza che, dal 2011 in poi, è
stato azzerato.
Se tutto ciò non bastasse, l’INPS, in particolare, sta completando, con la
sua azione di “snidare” i falsi invalidi; sta di fatto procedendo al taglio
indiscriminato delle pensioni d’invalidità ed accompagnamento contribuendo all’opera
di smantellamento del nostro sistema di welfare, incidendo, pesantemente e
negativamente, anche sulle misere indennità di invalidità e accompagnamento,
che oggi, alla luce dei tagli sopra riportati, avrebbero potuto ancora
rappresentare una forma di sostegno economico, da parte dello Stato, per quella
categoria di soggetti che versano in condizione di fragilità.
Se lo scopo è di smascherare i “truffatori” non ci si può, però, accanire
su chi la propria invalidità l’ha già, precedentemente, accertata e ha diritto
a godere di sostegni ed aiuti previsti dalla legge.
Sono un “VERY Invalid Person” ed è una campagna che ci tocca tutti da
vicino, se non altro, perché alla malattia di nostri concittadini non dobbiamo
permettere che si aggiunga anche il disagio economico e sociale, ma
soprattutto, l’indifferenza solo perché non ci tocca.
La posta in gioco, che
Cittadinanzattiva ci segnala con questa nuova iniziativa, è sotto gli occhi di
tutti: è in ballo il futuro del nostro sistema sociale, il principio di
coesione, il rispetto e l’esigibilità dei diritti previsti dalla Costituzione
e, non meno importante, la dignità delle persone con disabilità.