La quiete dopo la tempesta! Allo Stadio “San
Filippo”, giorno 2 dicembre sembrava notte, mentre si svolgeva il gioco sotto
un forte nubifragio, ma l’ACR Messina non si è smarrita e, dopo il gol di Croce e il
pareggio di Savarese, è uscita fuori dal guado con autorità e con un bel gol
vittoria di Re Giorgio Corona. I tifosi si stanno godendo un meritato doppio
successo casalingo, che mancava da anni al Messina.
Non tutti ci credevano a questa
doppietta, che comincia a far intravedere una flebile luce da “Costante”, primo
posto in classifica; il Savoia è stato un osso duro da spolpare, ma la missione
è stata svolta in maniera perfetta. Avanti piano.. la strada è stata tracciata.
La scelta sofferta è stata quella di
stoppare la presenza in casacca bianco scudata del fuoriclasse Leon; un cambio
in corsa, deciso da Vincenzo Lo Monaco, dopo la brutta gara casalinga della
scorsa domenica, cancellato il passaggio di Leon nell’ACR si attende, adesso,
un nuovo arrivo, magari esperto della categoria o che si adatti in fretta alla
realtà della serie “D” e guidi il centrocampo messinese alla sospirata
promozione in Lega Pro.
Lo stop fisico, prima della gara del
bomber Corona, ha dato la possibilità a Croce di esibirsi e segnare, ma alla
fine, anche, Corona è riuscito a marcare il cartellino con un gol pesante; la
squadra comincia a vedersi, la volontà è quella giusta, il nervosismo in campo
sta scemando e i risultati arrivano.
L’allenatore Catalano parla di ‘atteggiamento importante’ della squadra e
lancia un messaggio al Cosenza. Per la gara di domenica al San Vito “Siamo
pronti”.
Il Città di Messina scivola sul bagnato e
subisce la seconda sconfitta in trasferta; a Paola contro il Montalto prende
due gol e con Tiscione prova ad accorciare, ma non basta il team di mister
Rando, soccombe e torna in riva allo Stretto a mani vuote.
Non è un dramma, perché non è mancato il
coraggio e il gioco è, ormai, collaudato. Si riprenderà domenica prossima allo
Stadio “Giovanni Celeste” contro il Comprensorio Normanno, per cercare di
andare oltre il muro dei venti punti.