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 sabato 1 dicembre 2012

RECENSIONI LIBRARIE

GIANLUCA ROSSELLINI – INFERNO DI FANGO

di Rita Serra


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Nell’inferno di quelle strade cancellate dal fango, ci ha lasciato il cuore il giornalista messinese, Gianluca Rossellini, al suo esordio nella veste di scrittore. Ed è proprio Inferno di fango, il titolo del suo primo lavoro letterario sul tema attualissimo delle alluvioni, che, negli ultimi tre anni, hanno devastato il territorio messinese. I luoghi del disastro, la disperazione di intere comunità distrutte, i lutti provocati dalla natura assassina, rivivono nudi e crudi nelle pagine del libro, edito da “Città del sole” ed appena uscito nelle librerie della città. La cronaca essenziale di un giornalista dell’Ansa, chiamato a stare sulla notizia nel lungo periodo del post alluvione, con il trascorrere del tempo, diventa materia di approfondimento, studio, analisi, ricerca di quanto è accaduto. Un bisogno di raccontare scaturito dal contatto continuo con la sofferenza degli alluvionati, dalle loro testimonianze, dalla rabbia.

Nella presentazione dell’opera, avvenuta nei giorni scorsi, presso la chiesa di S. Maria Alemanna, l’autore, trentaquattrenne, ha detto con orgoglio di voler dedicare il libro agli alluvionati di Giampilieri, Scaletta Zanclea, Molino, Altolia, Briga, S. Margherita, Saponara, quale tributo alla forza ed al coraggio dimostrati nell’affrontare, con dignità, il dramma.

Nella conferenza di presentazione, gli ospiti d’onore sono stati loro: i comitati degli alluvionati, che ancora aspettano giustizia per i morti innocenti e risposte per gli ingenti danni subiti. “Non è possibile che una tragedia di immani proporzioni – dichiara Rossellini – rimanga ancora senza una risposta da parte delle istituzioni. È vergognoso continuare ad illudere persone che sono state già messe a dura prova con la perdita degli affetti più cari e dei sacrifici di una vita. Non possiamo accettare – conclude – che simili tragedie finiscano senza un colpevole, o, peggio ancora, vengano trattate come disastri di serie ‘B’”.

Non ci sarà rassegnazione se non arriveranno gli aiuti, affinché calamità del genere mai più abbiano a ripetersi nella già martoriata terra di Messina.


 


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