FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE – UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
FAMIGLIA TRA TRADIZIONE E CAMBIAMENTO
di Paola Saladino
 Si è parlato di famiglia nell’Aula
Magna della facoltà di Scienze Politiche, dell’Università degli Studi di
Messina, in occasione della presentazione del libro Quale famiglia?, edito da Magika e curato dalla prof. Maria
Antonella Cocchiara, che raccoglie gli interventi di studiosi, testimonianze di
diverso titolo e riflessione corale sulla famiglia, tenutisi in occasione della
giornata di studio sull’evoluzione dei modelli familiari, organizzata il 4 dicembre
2007, dal comitato delle Pari Opportunità, dell’Università di Messina.
Protagonista silenziosa della tavola
rotonda (introdotta dalla prof. Cocchiara, con la partecipazione della
sociologa Biancheri, di Pisa; della storica Fiume, di Palermo; del preside
della facoltà di Scienze Politiche, Andrea Romano; e della storica Daniela Novarese,
di Messina) è stata la famiglia.
Si è parlato della famiglia della
nostra epoca post-moderna, profondamente, instabile, caratterizzata da un amore
liquido, virtuale, in una “società liquida”, come sostiene il sociologo polacco
Bauman, che spinge ad una ricerca mai soddisfatta.
Ma se non si può negare la crisi della
famiglia tradizionale, la prof. Biancheri evidenzia come altri studiosi pensano
che le si possa dare ossigeno, attraverso una sua vera democratizzazione, con
uno scambio paritetico e democratico di sentimenti. L’intervento della prof.
Fiume, che ha messo in evidenza la capacità della famiglia di cambiare,
attraverso i secoli, la sua fisionomia, ha parlato di forme di pseudo-famiglia,
in particolare, negli Stati Uniti (che non hanno niente a che vedere con la
famiglia intesa), e come unione naturale, che come cellula fondamentale della
società a cui la fede cristiana ha dato valore sacramentale. Quella emersa
dalla tavola rotonda è l’immagine di una famiglia confusa sia sul proprio ruolo
che sulla propria identità, lasciata sola nei suoi bisogni e nella sua funzione
di cura e di assistenza nei confronti dei bambini e degli anziani, come ha
rilevato la prof. Novarese. Indubbiamente, la discussione sulla famiglia è
stata interessante e fa riflettere noi cristiani cattolici, non dimentichiamo
che, come ha ricordato il preside Romano, la stragrande maggioranza degli
italiani si dichiara cattolica, se crediamo veramente al disegno che Dio ha
sulla famiglia, un disegno di amore, fatto di donazione, di perdono, di
accoglienza e d’indissolubilità, che, arditamente, nonostante le nostre
fragilità, ci vuole proiettare nell’eternità.
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