“Ripercorrendo
la mia vita, mi rendo conto che ho agito per il meglio, assecondando la mia
natura, senza opporvi resistenza. Se avessi soffocato questo mio desiderio, per
timidezza o per riguardo alla società, sarei sempre stato infelice. Da quando
sono tatuato, la mia vita è bella e ha un senso”.
Con queste parole, Maurizio Fiorini inizia
il suo lungo ed intenso racconto da pioniere deciso ed appassionato. La sua
avventura inizia, quando, verso la fine degli anni 30, si appassiona al
tatuaggio maturando un profondo rispetto per chi li indossa.
La tradizione e la passione per quell’inchiostro
nella pelle forgiano un carattere forte, sensibile, ma tanto deciso, al punto
di lanciarsi controcorrente in un mondo di pregiudizi e di enormi difficoltà.
Questo libro mostra una panoramica sul
mondo del tatuaggio fino ai giorni nostri, risaltando quei fattori che creano
la differenza tra un artista e un ragazzo di umili origini destinato a
diventare un vero Maestro per la sua vita, per la sua arte e per tutti coloro
che, anche, se per poco, ne hanno fatto parte.
Balzando da un capitolo all’altro, sono
sempre presenti le lezioni di vita e la magia, che trasmette cogliendo sempre
il meglio e “non giudicando”.
Un mix travolgente di simboli e
significati, regole morali e indicazioni importanti, per chi si avvicina al
tatuaggio e per chi opera, già, da tempo.
L’aspetto professionale
risalta in più paragrafi e in diversi aneddoti, che hanno quel “non so che” di
unico permettendo al lettore di immaginare quell’esatto momento, come fosse la
scena di un film, lasciandogli assaporare l’essenza del “vissuto”, al punto di
volerlo rileggere ancora, riscoprendo e reinterpretando porzioni di vita
vissuta da tanti, ma compresa, nella sua interezza, da pochi.