NAVIGAZIONE
Dal 2020 meno emissioni di zolfo per le navi
di Redazione
 “La
transizione è adesso”. Ne sono convinti i membri del Gruppo Giovani Armatori di
Confitarma, presieduti dal genovese Giacomo Gavarone (Rimorchiatori Riuniti),
che, in un convegno, hanno ricordato come a partire dall’1 gennaio 2020 in base
alla nuova regolamentazione dell’Imo (International Maritime Organizzation), la
quantità di zolfo massima che potrà essere presente nelle emissioni delle navi
dovrà scendere dall’attuale 3,5% allo 0,5%. Riuniti a Genova presso l’Auditorium
del Galata Museo del Mare al convegno “Low Sulphur Cap 2020 – The transition is
now”, dedicato proprio alle novità che entreranno in vigore il prossimo anno in
tema di emissioni navali, hanno spiegato che l’obiettivo è raggiungibile con l’installazione
di appositi e costosi macchinari chiamati scrubber che ‘lavano’ i fumi
trattenendo lo zolfo in eccesso oppure utilizzando carburante con basso
contenuto di zolfo, che molte raffinerie inizieranno a produrre a tale scopo
nei prossimi mesi.
“Lo shipping – ha dichiarato Mario
Mattioli, presidente di Confitarma – è
direttamente coinvolto nelle questioni
ambientali e gli armatori hanno investito molto per arrivare pronti alla
scadenza del 2020. Anche se – ha
ricordato Mattioli – oltre l’80% dell’inquinamento
atmosferico che si trova in mare è in
realtà generato da attività a terra”. L’ammiraglio Nicola Carlone,
comandante della Capitaneria di Porto di Genova, ha ricordato l’importanza
della regolamentazione che entrerà in vigore nel 2020: “Una sfida anche per noi che
saremo chiamati a vigilare sull’applicazione e il rispetto delle nuove norme”. Sul tema si sono poi confrontati
diversi operatori del settore, tra cui Filippo Gavarone (Rimorchiatori
Riuniti), Pietro Profumo (Iplom), Guido Cardullo (Fratelli Cosulich), Gustavo
Cosulich (Laboratorio Cosulich) ed Enrico Paglia (banchero costa). (Ansa)
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