MESSINA
Con Don Giovanni i messinesi riscoprono Piazza Municipio e lo Sbarcadero
di Domenico Interdonato
 Lì, dove negli Anni
d’Oro del Ferragosto messinese sorgeva il “Teatro dei Dodicimila”, è stata
allestita un’arena per accogliere la Spettacolazione finale del “Saluto del Senato
Messinese a Don Giovanni”. Il palcoscenico naturale della scalinata del
Municipio e il monumentale Palazzo Zanca hanno fatto da scenografia,
un’appropriata cornice al momento conclusivo della VIII Edizione dello “Sbarco
di Don Giovanni d’Austria” che ha fatto riscoprire, ai tantissimi messinesi e
turisti presenti, le potenzialità di una piazza, cuore di una città, per grandi
eventi e spettacoli. L’architetto Nino Principato ha fatto sognare la
rimodulazione di Piazza Unione Europea per farla ritornare agli antichi
splendori, quando l’intera facciata del Municipio era visibile dal mare e nel
mese di agosto diventava luogo di appuntamento per applaudire divi del cinema e
dello spettacolo provenienti da ogni parte d’Italia.
E la stessa Manifestazione
ha dato un ulteriore stimolo per un altro importante recupero finalizzato alla
restituzione del decoro urbano che merita. L’idea viene lanciata da Ivo
Blandina, durante il Tavolo Tecnico allestito presso la Capitaneria di Porto,
convocato per la fase preparatoria allo “Sbarco di Don Giovanni”: accogliere il
figlio di Carlo V nel luogo ove sbarcò nell’agosto del 1571. E così, grazie al
capitano di vascello Nazzareno Laganà, comandante della Capitaneria di Porto, e
alla collaborazione della “Marina del Nettuno”, la scalinata dello storico
imbarcadero, che accolse Giovanni Paolo II nel giugno del 1988, è stata
restituita al suo antico decoro, pronta per lo “Sbarco di Don Giovanni
d’Austria” e dei suoi capitani. A completare l’opera, l’Intervento di alcuni
volenterosi cittadini che domenica, con scope e palette alla mano, si sono
prodigati poco prima dell’arrivo delle navi a liberare le scale dall’immondizia
accumulatisi durante la notte.
Lo “Sbarcadero” fu realizzato per volere del
prefetto Michele Adinolfi (autore anche dello spostamento della Statua del
Nettuno dal sito originale all’attuale posizione) nell’ambito dei lavori per la
realizzazione della Passeggiata a Mare. Per abbellire la scalinata furono
collocati due leoni marmorei, appartenenti al monumento settecentesco di Carlo
di Borbone, utilizzati dall’architetto Giacomo Fiore per abbellire il vecchio
Sbarcadero, posizionato prima del terremoto del 1908 davanti al Municipio.
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