MALTA
Enrico Dandria: “Ho fermato un soldato britannico che sparava a un maltese
di Fra Mario Attard
 Venerdì 7 giugno, Malta ha
celebrato il primo centenario degli eventi che avvennero in quel giorno nel 1919
quando, a seguito di una serie di rivolte della popolazione maltese, le truppe
britanniche spararono in mezzo alla folla, uccidendo quattro persone, Manwel
Attard (da Sliema), Ġużè Bajada (da Xagħra nell’Isola di Gozo), Karmenu Abela
(da La Valletta), e Wenzu Dyer (da Vittoriosa). Questo portò a una maggiore
resistenza e sostegno per i partiti pro-italiani che avevano sfidato la
presenza britannica sull’Isola. Molto è stato detto e scritto sugli eventi del
sette giugno in occasione del suo centenario. Ma è stato ritrovato un nuovo
documento, che mai è stato visto prima, che ha intensificato l’interesse. La
famiglia di mons. Enrico Dandria ha recentemente trasmesso tutti i suoi
documenti personali, tra cui un racconto che contiene nuovi dettagli su ciò che
ha avuto luogo per le strade di La Valletta tra il 7 e l’8 giugno 1919. “Con la mano destra afferrai il marine dalla
spalla e con la sinistra alzai la sua
arma”. Questo è un estratto dalle memorie di mons. Enrico Dandria su ciò
che ha avuto luogo durante la ribellione del sette giugno. Tutte le memorie
dello storico evento, contenute in 20 pagine, si trovano negli archivi
nazionali di Rabat. Questi documenti gettano luce sia su mons. Dandria che sul
contesto sociale e politico di Malta all’inizio del secolo scorso.
Enrico Dandria, che ha vissuto in
tempi turbolenti durante la fine della prima guerra mondiale, le rivolte del
sette giugno e gli eventi politici che seguirono, giocò un ruolo importante. In
questi documenti personali, mons. Dandria racconta la sua esperienza in un
incontro dell’Assemblea nazionale e per le strade di La Valletta. Egli sostiene
di aver fermato i soldati britannici che stavano sparando su un maltese e ha
aiutato un soldato britannico che è stato picchiato. Mons. Dandria parla anche
degli sviluppi che hanno avuto luogo dopo l’omicidio delle quattro vittime del
sette giugno. Questo è tra le nuove informazioni sugli eventi del sette giugno
che sono contenuti nel documentario Culhat for the Belt (in maltese: Culħat al
Belt; in italiano: Tutti per la Valletta) prodotto da PBS News Centre, gli
archivi nazionali, il Heritage Malta e la National Celebrations. Il centenario
degli eventi del sette giugno ha scatenato ulteriori ricerche, tra cui il libro
What exactly happened on Sette Giugno (Cosa è accaduto esattamente nel sette
Giugno). L’autore del libro, Paul Bartolo, ha detto che è riuscito a ottenere
documenti autentici di ciò che è avvenuto al momento tra i leader maltesi e
coloniali, dagli archivi a Malta e in Inghilterra.
Questi documenti sono basati su ciò
che è stato detto al momento, non su ciò che è stato detto in seguito. Ci sono
ovviamente immagini e altra documentazione che viene riprodotta – come ad esempio
un elenco redatto dalla Polizia di chi è stato ucciso e di chi è stato ferito.
C’è un elenco di quelli arrestati e quelli sottoposti a una corte marziale. C’è
anche un elenco di come i prezzi erano aumentati al momento, ha detto Paul
Bartolo. Di particolare interesse è la prova dei soldati in un’inchiesta
militare a seguito del spargimento di sangue. Essi ammisero di sparare sulla
folla. Il libro contiene documenti di Corte marziale che mostrano i dettagli di
sei persone che sono state mandate in prigione con l’accusa di sedizione contro
l’Impero. 32 Altri furono imprigionati dopo essere stati arrestati dai Marines
durante le rivolte cittadine. Dai documenti, risulta chiaramente che il costo
della vita combinato con i licenziamenti e la disoccupazione sono stati la
ragione principale per i disordini prevalenti del sette giugno.
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