MALTA
Il messaggio del vescovo ausiliare Joseph Galea-Curmi per l’inaugurazione della pista sportiva di St. Dorothy School
di Fra Mario Attard
 La Scuola di St Dorothy a Żebbuġ ha
inaugurato un nuovo complesso sportivo e ricreativo. Il complesso copre circa
10.000 metri quadrati dietro la scuola superiore e comprende un campo da
pallavolo all’aperto, palestra coperta di 25 metri, piscina a sette corsie, campi
da calcio in erba sintetica, una pista da corsa di 200 metri e spazi per l’atletica
outdoor per giavellotto, Shot Put, salto in alto, salto a lungo e disco. Tutte
le aree esterne sono illuminate e dispongono di doccia e servizi di
spogliatoio. Le strutture sono aperte al pubblico dopo le ore scolastiche
attraverso un programma di affiliazione. La cerimonia di inaugurazione, è stata
condotta dal vescovo ausiliario, mons. Joseph Galea Curmi, si è svolta il
lunedì 13 maggio, festa della Madonna di Fatima, alla presenza del madre
generale della Congregazione delle Suore Dorotee, Sr. Sao Ribeiro, le Suore di
Santa Dorotea, le squadre di leadership delle scuole, vari ospiti, insegnanti,
genitori, studenti ed ex studenti.
Ecco il messaggio, dato per l’occasione,
da mons. Joseph Galea-Curmi: “Sono molto
felice di essere qui oggi per l’inaugurazione
della pista sportiva. È così incoraggiante vedere il tremendo sviluppo delle strutture scolastiche, fornendo agli
studenti le risorse e l’ambiente che possono promuovere la loro salute fisica. Le mie quattro sorelle
erano studentesse a St Dorothy’s, e mia sorella è stata insegnante in questa scuola per 33 anni.
Giorni fa, Papa Francesco ha incontrato un gruppo di 400 membri del centro sportivo italiano,
celebrando il loro 75° anniversario. Nel suo discorso, ha detto che, attraverso lo sport, ai giovani viene
offerto uno stile di vita sano e positivo, basato sulla visione cristiana della persona e della società. Lo
sport ci aiuta ad acquisire autostima, autocontrollo e rispetto per gli altri.
Il Papa ha sottolineato che lo sport può aiutare le persone a lavorare nel
quadro delle regole.
Quando
si affronta una competizione – ha detto – si impara
che le regole sono essenziali per vivere insieme; che la felicità non si trova
nel disprezzo delle regole, ma nel perseguire fedelmente i tuoi obiettivi; e imparate anche che non vi
sentite più liberi quando non avete limiti, ma quando, entro i vostri limiti, date il meglio. Dobbiamo
essere padroni dei nostri limiti e non schiavi dei nostri limiti. Il mondo che sogniamo, ha detto il Papa, è
uno basato su una sana competizione, che vede sempre l’avversario come un amico e un fratello o una sorella. La visione
cristiana significa imparare a guardare
gli altri con gli occhi stessi di Gesù. Il Vangelo ci mostra un mondo in cui la
diversità degli altri non è motivo di
divisione, ma di crescita e di aiuto reciproco. Il Papa ha anche sottolineato
il nostro amore per i più poveri e i
più deboli, che è un aspetto integrale della visione di Santa Paula Frassinetti per la scuola”.
Nello sport – come in ogni aspetto
della nostra vita – dovremmo mirare a sforzarci al meglio delle nostre
capacità, ma anche a fermarsi per aiutare chiunque che “cade” lungo la strada,
sapendo che in essi ci incontreremo con Cristo stesso. Dovremmo essere vicini a
coloro che sono più deboli, in modo che possano partecipare alle varie attività
insieme agli altri e non sentirsi mai esclusi. Molte grazie a tutti coloro che
hanno lavorato così duramente nel corso degli anni per realizzare questo sogno.
Prego Dio affinché vi benedica tutti e vi tenga sempre nella sua cura.
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