CHIESA DEI CATALANI
Messina. Voci e suoni della Passione nella cultura popolare siciliana
di Redazione
 Ancora
una volta, la trecentesca Chiesa dei Catalani di Messina risuonerà di “Voci e
suoni della Passione nella Cultura Popolare Siciliana”. L’originale
appuntamento concertistico è fissato sabato 13 aprile, alle ore 18.00. A
proporlo per la V Edizione, nell’ambito
del cartellone diocesano “Quaresima-Pasqua 2019 di Armonie dello Spirito”,
diretto da padre Giovanni Lombardo, la Kiklos/Museo dei Peloritani in
collaborazione con la Nobile Arciconfraternità Maria SS. Annunziata dei
Catalani, grazie alla disponibilità del Governatore Marco Grassi. Tra le
antiche architetture religiose, protagonisti della serata saranno “I Cantori
del Venerdì Santo” di Santo Stefano di Camastra e i “NOS” ovvero Marilena
Lanzafame e Giuseppe Severini, duo “medievale” strumentale/vocale.
Eredi
di un’antica espressione devozionale popolare i Cantori di Santo Stefano
Camastra, diretti da Nino Famularo, eseguiranno “due spate” da I parti ra
Cruci, che vede nel ruolo di voci soliste, Sebastiano Rondinella, 1a
voce, e Salvatore Famularo, 2a voce. Si tratta di un canto
penitenziale di memoria remota intonato lungo il corteo del Venerdì Santo del
centro nebroideo. A seguire, riallacciando i legami con gli antichi versi de U
Martuorio, testo siciliano del XVIII secolo che ci riporta a Filippo Orioles,
il narratore/cuntastorie Peppe Lucifaro di Santo Stefano Camastra leggerà
alcuni brani rielaborati da Filippo Fratantoni e dallo stesso Lucifaro. A
chiudere questo spazio riservato alle espressioni più rappresentative della pietas popolare siciliana, l’esecuzione
dello Stabat Mater, sempre a cura dei Cantori di Santo Stefano Camastra,
intonato per tradizione al rientro nella Chiesa Madre del corteo penitenziale
del Venerdì Santo.
A
insufflare, poi, l’anima religiosa medievale, ci sarà il duo NOS che ci guiderà
fino alle radici delle forme poetico-musicali di fede cristiana, che germinano
tra il IX ed il XIV secolo. I titoli in programma, proposti da Giuseppe
Severini, liutaio musicista e cantore di Randazzo, e da Mariella Lanzafame,
anche lei specialista nei repertori strumentali e vocali antichi, saranno Nos
qui vivimus, Crux fidelis, De la crudel morte de Cristo, Discantus supra Kyrie,
Kyrie, che verranno eseguiti per voci e strumenti musicali medievali, quali il
Salterio e la Symphonia celestis.
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