L'ITALIA DEL VINO
Il vino italiano irrompe in Cina. Grande successo alla prima edizione del QWine Expo
di Redazione
 Un
intero padiglione di 4.000 metri quadri dedicato all’Italia del vino. 110 le
cantine provenienti da diverse regioni italiane. La prima edizione del QWine
Expo è stata un’occasione importante per tutta l’Italia del vino, rappresentata,
probabilmente, per la prima volta in un contesto internazionale, con forza e
determinazione, gusto ed eleganza, raccontando le sue innumerevoli varietà di
uve attraverso le 110 cantine che hanno accolto l’invito arrivando sabato
scorso in Cina e, precisamente, a Qingtian, nella Provincia dello Zhejiang, da
ogni regione d’Italia. A coinvolgere le cantine italiane, in questo ambizioso e
importante progetto di presenza in uno dei mercati più interessanti al mondo
per l’export del vino, è stato il network WineChannel.it che da anni si occupa
di comunicare il vino del nostro Paese, soprattutto nei mercati esteri, in
stretta collaborazione con il Comune di Qingtian. “Sono molto contento della
riuscita di questa prima edizione – ha dichiarato il vicesindaco di
Qingtian, Zhu Xiuxiong – non pensavamo
che sarebbe stato un successo così grande e che avremmo avuto un feedback così
forte. Adesso tutto il mondo sa che qui a Qingtian abbiamo una fiera
prestigiosa del vino italiano”.
L’idea
di creare un padiglione interamente dedicato all’Italia è nata per due motivi:
il primo è che pur essendo il primo produttore al mondo di vino, il nostro
Paese in Cina arriva quinto (dopo Francia, Spagna, Australia e Cile), il
secondo è che Qingtian ha in corso il progetto di diventare un punto di
riferimento in Cina per il vino importato ed è proprio da qui che arriva il 90%
dei cinesi residenti in Italia. “Dalle
prime riunioni organizzative di giugno, in soli quattro mesi è stato portato in
Cina qualcosa di unico” – ha commentato Riccardo Iacobone, CEO del gruppo
WineChannel. “Un’Italia così coesa io personalmente non l’ho mai
vista ed è stato un motivo di orgoglio aver avuto un ruolo così importante nella realizzazione di
questo evento. Ringrazio, personalmente, tutte le cantine che hanno accolto il nostro invito e i Consorzi
di Tutela che hanno che ci hanno dato fiducia, primi fra tutti il Consorzio Friuli Colli Orientali e
il Consorzio del Collio per il grande impegno profuso, insieme al Consorzio Sicilia DOC e al Consorzio del Chianti, tutti
presenti in fiera con i loro presidenti.
Il vero protagonista di questa edizione – ha aggiunto – è stato l’entusiasmo delle cantine
partecipanti, sia durante la fiera che negli eventi collaterali serali. La
gratitudine che tutti mi hanno mostrato in questi giorni mi dà la forza per
sviluppare i prossimi importanti scenari previsti dal progetto”.
Il
padiglione Italia, progettato da un team di architetti, è stato studiato in
modo da coinvolgere il buyer o il consumatore in un vero e proprio percorso tra
le regioni italiane e le sue tipicità vinicole, valorizzato da un design deciso
e completamente diverso dagli asset tipici delle fiere. “Abbiamo già parlato per la
prossima edizione e questo padiglione resterà dedicato all’Italia – ha
garantito Xiuxiong – riteniamo ci sia un
grande potenziale per il vino italiano nel mercato cinese. Riccardo e Zhou Yong
(socio cinese di Iacobone) hanno lavorato tanto e spero che già dall’anno
prossimo potremo avere una collaborazione più forte tra i nostri Governi, in
modo da creare una partnership solida per esprimere al meglio le potenzialità
del vino italiano. Il nostro obiettivo è quello di promuovere lo scambio della
cultura tra l’Italia e la Cina ed è questa la missione di QWine”.
Obiettivo
di Qingtian è diventare non soltanto il punto centrale della comunicazione del
vino, ma anche della cultura italiana. Per questo WineChannel, che in Italia fa
parte di una holding comprensiva di due cantine vinicole e una società di
telecomunicazioni, in Cina ha una società e una sede già operative per
supportare le aziende italiane che sono davvero interessate a lavorare nel
mercato cinese. Il portale di riferimento in Cina si chiama 19Pindao, che
significa “canale del vino italiano” e si appresta a essere un punto di
riferimento per i consumatori e buyer cinesi che vogliono trovare informazioni
sui vini e le cantine italiane, sia sul web, sia, ovviamente, sull’utilizzatissimo
WeChat.
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