mercoledì 21 novembre 2018
ROMA
Casa d’aste Christie’s - “Explosion Salvator Mundi” di Alex Caminiti battuta per beneficenza
di Carlo Spanò
 Partito
dalle navate gotiche della chiesa di Santa Maria Alemanna a Messina pochi mesi
or sono, il pezzo forte della Collezione Dilmun, è stato pochi giorni fa battuto
all’asta ai Musei di San Salvatore in Lauro in Roma dalla casa d’aste
internazionale Christie’s; “Explosion Salvator Mundi” cm 90x90 in tecnica mista
di Alex Caminiti. Come sempre attento ai temi sociali, il ricavato del pezzo
sarà devoluto in beneficenza a ragazze madri in difficoltà, l’artista messinese
aggiunge un nuovo e importante tassello al suo già internazionale curriculum. Consegnando
a Christie’s quest’opera, Caminiti rilancia e rinforza il messaggio originario
appartenente non solo al singolo mirabile pezzo, ma a tutta la Collezione
Dilmun che nasce per ridiscutere temi tanto risalenti quanto essenziali. Ci
spinge a riprendere temi apparentemente irrisolti e per questo sempre attuali,
ci rimanda all’origine di tutte le cose, alla genesi di tutto quello che ci
riguarda come specie e come singoli. Dilmun è il luogo dove si presume fosse
ubicato il Paradiso terrestre dei Sumeri, Dilmun è la prima parola che indica
quel luogo dove la malattia non esiste dove tutto è eternamente perfetto, il
luogo ove è custodito l’albero della conoscenza.
La
conoscenza delle regole del creato! Strumento questo, che una volta acquisito e
tanto caro costato, avrebbe dovuto dare al genere umano la possibilità di
dimostrarsi capace di convivere con se stesso e con il mondo che lo ospita; obbiettivo
disatteso, è evidente! La via della consapevolezza non è percorsa dai più, l’utilizzo
dei doni della conoscenza raramente portano a quel nuovo stato di
consapevolezza che è congenito al messaggio Cristiano delle origini che è nel
Salvator Mundi originario di Da Vinci. Nei Vangeli, viene descritto il modo in
cui Gesù tentò di insegnare ai suoi discepoli come arrivare a guadagnare LA
VITA ETERNA! Vita eterna che trova la sua massima espressione nel momento della
trasfigurazione di Cristo dopo la resurrezione, conclusione di un processo
evolutivo che giunge al corpo di luce, ovvero l’evoluzione umana. Non più
immagine e somiglianza, ma finalmente divinità stessa!
Il
virtuoso artista messinese percorre idealmente quella lotta che il genere umano
ingaggia con se stesso da millenni ormai per emanciparsi dalla condizione
materiale e per poter, finalmente, ascendere. Affida a donne guerriere e alate
presenti in diverse opere della collezione il fardello di portare l’umanità al
cospetto di se stessa e della sua vera essenza. Come fece Dante che nella
Divina Commedia, attraversato il momento dell’introspezione e dell’analisi del
suo tempo, affida a Beatrice, la Donna, il compito di guidarlo nel tratto della
via più vicino alla luce, a quei tre cerchi di fuoco nei quali con enorme
meraviglia alla fine del viaggio si ritrovò riflesso!
Come
sempre, Alex conferma la sua capacità di lanciare spunti di riflessioni importanti,
il suo modo istintivo di essere figlio del suo tempo e il suo segno poliedrico
non etichettabile lo rendono imprevedibile e sempre più interessante. Conferma
che la caratterista di un vero artista che è la capacità di riuscire a fissare
con la sua opera un concetto che caratterizzi il suo vissuto e il suo tempo. L’artista
ci dice che questo è il tempo di recuperare la via più luminosa, è il tempo di
fermarsi e di approfondire lo studio delle vie verticali, ci chiede di essere
meno materialisti! Questo è il tempo di darci risposte, prima che non ci sia
più tempo!
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