MUSICA
L’importante percorso musicale dell’artista messinese Gabdori
di Redazione
 Il
percorso musicale di Gabriele Salvatore, in arte Gabdori, giovane artista
messinese, nasce tra i banchi di scuola. In occasione di un evento organizzato
nel liceo frequentato, decide di esibirsi con una canzone scritta qualche
giorno prima che trattava il delicato argomento della prostituzione minorile.
La canzone riscosse molto successo e da allora non si è più fermato,
intraprendendo un percorso nel cantautorato sociale che gli ha dato fin da
subito l’opportunità di esibirsi in molte manifestazioni in giro per l’Italia. Nel
2011, ha partecipato alla selezione per il Festival di Sanremo nella categoria
giovani, arrivando tra i primi venti finalisti. Grazie al risultato ottenuto dalla
difficile selezione sanremese, ha l’opportunità di farsi conoscere negli
ambienti discografici milanesi. Venuto a contatto con diverse etichette
discografiche, attira l’attenzione col suo primo singolo dal titolo Ho solo bisogno di sesso, suoi il testo
la musica e l’arrangiamento.
Il
brano è stato lanciato in rete nel luglio 2017, accompagnato da un video clip
del quale ha diretto la regia. Un video dal sapore vintage che strizza l’occhio
all’immaginario pubblicitario con un’ironia pungente e sottile. Nel videoclip
della canzone, si pubblicizzano, infatti, i cereali “DiSesso”, un’idea ispirata
dall’amore per la pubblicità, un gioco di parole, un doppio senso che sposta l’attenzione
dell’ascoltatore dal senso effettivo del brano all’universo di significati che
il video mette in scena. A vederlo, sembra quasi un carosello degli anni
sessanta. Nonostante il titolo, Ho solo
bisogno di sesso è una canzone dove il sesso non è la tematica centrale,
nel brano si racconta una storia d’amore tra due adolescenti dove la ricerca
dell’atto sessuale tende a coincidere esclusivamente con la ricerca dell’intimità
con la persona amata, in una dimensione quasi platonica, ben lontana dagli
stereotipi a cui il vocabolo inevitabilmente rimanda. Con il video, si sono aggiunti
ulteriori significati, ma sempre con l’intento di giocare attorno alla parola e
ai sui tabù, fino a spogliarla del tutto del suo significato originale
facendola diventare addirittura una marca di cereali.
Il
singolo, a distribuzione gratuita, è disponibile su YouTube e ha già superato
le 10.000 visualizzazioni, un risultato notevole se si tiene conto che è stato
raggiunto senza alcuna forma di sponsorizzazione o di pubblicità al di fuori
del passaparola. Fondamentale l’aiuto delle organizzazioni studentesche e
universitarie che hanno fin da subito sposato il progetto discografico con la
possibilità di esibizioni nelle discoteche, dove la canzone ha avuto e continua
ad avere un grandissimo impatto.Gabdori,
grazie al successo di queste esibizioni, ha avuto l’occasione di aprire i
concerti degli Zero Assoluto e dei Tinturia, riuscendo, così, ad arrivare a una
platea ancora più vasta. La possibilità di cantare in situazioni anche molto
eterogenee tra loro, dalle piazze alle discoteche per l’appunto, ha permesso al
giovane e promettente artista messinese di entrare in contatto con target di
pubblico sempre nuovi. Un pubblico caloroso nei suoi confronti lo spinge sempre
più a risultati di prestigio. Attraverso la presenza nei social, cerca di
instaurare un dialogo costante con i fan per gettare le basi di un rapporto che
possa consolidarsi nel tempo.
La
promozione del singolo, in Sicilia, ritiene sia fondamentale per riuscire a
conquistare inizialmente il proprio territorio. Questo primo step è un banco di
prova essenziale per ogni aspirante artista e a volte anche il più difficile da
superare; ma è pure il modo più efficace per costruirsi un buon bagaglio di
esperienze che tornerà molto utile nel momento in cui si presenterà l’occasione
di un palcoscenico nazionale. Felice di aver scommesso in primo luogo sulla
città natia e in Sicilia, crede sia giusto per iniziare a dare delle risposte
concrete in questa direzione. La sua produzione si basa su un innovativo
sistema di sponsorizzazioni esterne, quindi di sponsor che non fanno
necessariamente parte del mondo della musica, ma che in prevalenza si occupano
di marketing e pubblicità, molto spesso per conto di altre aziende. Questo modo
di operare permette, se vengono rispettati alcuni parametri stabiliti
inizialmente, di far veicolare la propria musica in canali pubblicitari dove
una produzione indipendente in genere non riesce ad arrivare.
A
breve, vorrebbe proporre un nuovo singolo già in cantiere, ma, per prima cosa,
aspetta di sbloccare i bonus che gli sponsor hanno messo a disposizione al
raggiungimento delle 10.000 views raggiunti nei primi sei mesi dalla
pubblicazione del video clip. La nostra redazione, che si occupa di artisti del
territorio, consiglia i lettori di vedere il video e, se piace, di condividerlo.
Condividere musica indipendente è molto importante per tutti quegli artisti
che, come nel di Gabdori, non hanno immediato accesso ai canali pubblicitari.
Con una semplice condivisione, si può innescare un meccanismo virtuoso che può
davvero far arrivare una canzone all’attenzione di un gran numero di persone. E,
così facendo, si dà una chance concreta ai tanti artisti che desiderano farsi
conoscere e che hanno una gran voglia di mettersi in gioco.
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