mercoledì 24 gennaio 2018
ASSOCIAZIONE MUSICALE “VINCENZO BELLINI”
Grande partecipazione di pubblico al concerto del Cuarteto Suerte Loca
di Redazione
 Il
tango più autentico, quello della “Epoca de oro”, è questo l’evento, di
domenica 21 gennaio che ha riscosso uno straordinario successo al PalaCultura “Antonello
da Messina”, realizzato dall’Associazione Musicale “Vincenzo Bellini”, in
collaborazione con l’Associazione “Puerto de Buenos Aires”, nell’ambito della
stagione concertistica 2017-2018 promossa dalla stessa “Bellini” e dall’Accademia
Filarmonica. Grande partecipazione, infatti, al concerto del Cuarteto Suerte
Loca che ha incantato i numerosi spettatori con suggestivi e trascinanti ritmi
pensati per la danza secondo l’ispirazione che ha guidato i grandi compositori
e delle orchestre di Buenos Aires degli anni Trenta e Quaranta.
La
formazione, costituita da Gabriella Artale (pianoforte), Javier Salnisky
(bandoneòn), Fabio Acone (violino) e Andrea Colella (contrabbasso), ha condotto
il pubblico in un affascinante viaggio a ritroso nel tempo, alla riscoperta del
tango della tradizione. Sul palcoscenico dell’Auditorium del PalaCultura, gli
artisti hanno eseguito brani di Villoldo, Arolas, Cobiàn, Charlo, Maffia,
Aieta, Laurenz, Bardi, Ariel, Ramirez, Cuccaro, Stamponi, Arolas, Baliotti,
Troilo, Piana, Canaro, Maciel, Plaza, Rodriguez e le musiche più contemporanee
di Astor Piazzolla.
Ad
impreziosire la performance del Quarteto Suerte Loca, l’esibizione, molto
apprezzata dal pubblico presente in sala, dei ballerini Sofia Victoria Mira,
Mariano Navone, Sara Paoli e Fabio Santarelli. Dopo il concerto, lo spettacolo
è proseguito in un gremito foyer del “PalAntonello” con la milonga (Tdj Paolo
Miraglia) curata dall’Associazione “Puerto de Buenos Aires”. Grande soddisfazione,
al termine della serata, è stata espressa dal presidente e direttore artistico
dell’Associazione “Vincenzo Bellini”, Giuseppe Ramires: «Nella tradizione della
“Bellini” i concerti con la musica argentina e il tango hanno sempre trovato
posto. L’importante è mantenere alto il livello artistico, e questo evento ha
dimostrato ancora una volta che la formula funziona e che il pubblico, anche il
più tradizionalista, alla fine gradisce molto. All’uscita dall’Auditorium ho
visto tanti, ma veramente tanti sorrisi compiaciuti».
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