VITTIME DI MARCINELLE
Giornata Nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo
di Domenico Interdonato
 Progetto Sicilia nel
Mondo ha ricordato con una sobria cerimonia la “Giornata Nazionale del Sacrificio e del lavoro italiano
nel Mondo”, ieri alle ore 18.15 tutto si è fermato per un minuto di
raccoglimento e una preghiera, a ricordo delle 262 vittime del lavoro (di cui
136 italiani, compresi 5 siciliani). Una data infelice che si deve commemorare,
per non dimenticare, il grande sacrificio umano italiano. L’Italia, allora,
stipulò un contratto (capestro con pochissime garanzie) con il Belgio, mandava
braccia forti per lavorare in miniera per avere in cambio carbone da utilizzare
nella nascente industria.
La
cerimonia vista in tv nei vari Tg, lascia sempre tanta commozione, nel 61° Anniversario della disgrazia, il
sentire i 262 rintocchi di campana, i discorsi delle autorità, la presenza
delle Associazioni, con tanti italiani presenti e come ogni anno anche gli
Alpini, assieme ad altre Associazioni d’Arma italiane, dimostra la grande
attenzione e il desiderio di non voler mai dimenticare.Il
direttivo del Progetto Sicilia nel Mondo
ha stabilito che tutti gli anni l’8 agosto ricorderà i minatori caduti e, in
particolare, il triste evento con una breve cerimonia, un messaggio e un
comunicato stampa. Per dovere di cronaca ricordiamo che la tragedia di
Marcinelle è avvenuta alle ore 18.15 dell’8 agosto 1956 nella miniera di Bois
du Cazier, a Marcinelle in Belgio.
Tale
ricorrenza, che nel 2001 è stata dichiarata “Giornata Nazionale del sacrificio
e del lavoro italiano nel mondo”, è divenuta una giornata simbolo per ricordare
la tragedia dei tantissimi corregionali andati a lavorare all’estero, che va
riproposta alla nostra memoria come momento di riflessione sul tema del lavoro
sotto il profilo della sua più pregnante dimensione umana e sociale e per
ritrovare nel sacrificio dei caduti i valori dell’unità nazionale; ma deve
essere vista anche come stimolo per guardare il futuro con più fiducia, con la
forza che ci proviene da quanti si sono immolati e s’immolano, ancora oggi,
sull’altare del lavoro.
Progetto Sicilia nel
Mondo ha invitato ieri, con un messaggio inviato ai media e
alle pagine social, tutti i membri a ricordare con un minuto di raccoglimento e
di riflessione il disastro del Bois du Cazier, in particolare ha reso omaggio
ai nostri 5 corregionali: Carmelo Di Baio, nato a Montaperto (Agrigento) il
21.11.1920; Sebastiano Campisi, nato ad Augusta (Siracusa) il 03.09.1915;
Gaetano Indorato, nato a Sommatino (Caltanissetta) l’1.11.1911; Salvatore
Piluso, nato a Caltagirone (Catania) il 18.06.1922 e Calogero Reale, nato a
Montaperto (Agrigento) il 27.06.1922.
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