NARRATIVA
“Tracce a margine” – Il libro di Serena Todesco
di Redazione
 In
Sicilia, il romanzo storico incarna una parte consistente dell’identità e delle
ideologie dominanti sin dall’Unità d’Italia, avvenuta nel 1861 d’Italia. Dopo
la morte di Sciascia, l’avvio della fortuna di Camilleri e l’uscita del romanzo “La lunga vita di Marianna Ucrìa” di Dacia Maraini, gli anni
novanta prestano la scena a numerosi ripensamenti, sospingono e incoraggiano
una dislocazione della Sicilia storico-letteraria fissata in stereotipi e
formule stantie. Sopraggiunta la fine dei generi, sembra aprirsi anche per la
letteratura siciliana la stagione del genere.
“Tracce a margine –
Scritture a firma femminile nella narrativa siciliana contemporanea”, scritto da Serena Todesco, corrispondente da Zagabria del“Progetto Sicilia nel Mondo”,inserito nella Collana Memoria e Interpretazione, della Casa Editrice
Pungitopo, guarda al romanzo della Storia nel luogo Sicilia – metafisica,
mentale, simbolica – scrutando l’universo di alcune autrici capaci di lasciare
segnali indelebili sul corpo di una scrittura in continua evoluzione, proprio a
partire dagli anni Novanta. Attraverso analisi testuali e riflessioni teoriche,
nascono ipotesi e domande. Cosa significa interrogarsi sulla condizione delle
donne attraverso la scrittura? Si può davvero parlare di ‘differenza di genere’
per le narrazioni a firma femminile in Sicilia? Qual è il peso dell’orizzonte
discorsivo radicatosi con la creazione (anche letteraria) di una regione ‘colonizzata’
dal Nord dopo l’unificazione? E poi, quale contributo offrono oggi queste
scritture alla nostra percezione del genere storico?
Le
storie e microstorie qui esaminate escono dal territorio sicuro della
tradizione spostandone il baricentro, intridono la lingua di miti, dialetti e
interferenze documentarie, dialogano con i fantasmi letterari dei padri,
evocano umanità non convenzionali, ritrovano voci femminili e maschili perdute.
Ma, soprattutto, rompono, consapevolmente o meno, l’ossatura culturale e
ideologica di un certo immaginario potente, paradigmatico, consolatorio.
Biografia: Serena
Todesco, nata a Messina nel 1980, affianca il lavoro di traduttrice all’attività
di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato saggi su Emma
Donoghue, Maria Attanasio e Maria Rosa Cutrufelli, inoltre, ha partecipato a convegni internazionali in Irlanda,
Francia e Ungheria. Come traduttrice, ha preso parte a numerosi progetti editoriali e festival internazionali, tra cui “Parma
Poesia”, “Festival Internazionale di Poesia” di Genova, “Cork World Book Fest”
(Irlanda) e “Međunarodni Festival Suvremene Poezije” (Croazia). Oltre a diverse
collaborazioni con voci poetiche italiane (Roberta Bertozzi, Rosaria Lo Russo,
Sara Ventroni, Laura Accerboni), ha tradotto poeti contemporanei di lingua
inglese, croata e macedone (Kapka Kassabova, Arundhati Subramaniam, Alvin Pang,
Silvestar Vrljić, Irena Delonga, Ana Brnardić) e pubblicato su varie riviste
cartacee e online, tra cui “Semicerchio”, “Tratti”, “The Shop”, “El Ghibli” e “La
Libellula”. La Todesco si occupa di
traduzione poetica e critica letteraria, con particolare riferimento alle
narrazioni delle donne e al loro rapporto con il Meridione italiano. Per molti
anni ha scelto e tradotto poesia per diversi festival e riviste in Italia, e ha
curato i libri di nove edizioni del Festival di Poesia Internazionale di
Zagabria, oltre a un'antologia in inglese e in croato dedicata al poeta Alvin
Pang. È anche autrice di alcuni saggi e articoli sulla letteratura siciliana
delle donne.
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