SICILIA MONDO
Patricia Rizzo, vittima innocente dell’attentato alla metropolitana di Bruxelles
di Redazione
 Nella Chiesa di
Saint Jean Baptiste di Wavre, si sono svolti i funerali di Patricia Rizzo, l’italiana
di origine siciliana morta nell’attentato alla stazione della metropolitana di
Maalbeek, mentre si recava al lavoro presso l’Ercea, l’Agenzia del Consiglio
Europeo per la Ricerca, dove lavorava come funzionaria. Il suo corpo,
irriconoscibile, è stato identificato solo attraverso il dna. Alla esequie,
presente una gran folla di colleghi, amici e la comunità italiana, il
sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, ha portato il messaggio
di dolore del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Anche la vicepresidente
della Commissione Europea, Kristalina Georgieva, ha dato la sua testimonianza.
Tanti i fiori. Tra questi la corona di Martin Schulz, Presidente del Parlamento
Europeo. Il nonno di Patricia, Mariano Leonora, nel 1962 era partito da
Calascibetta alla volta del Belgio per lavorare nelle miniere. Dalla figlia
Salvatrice, sposata con Gaetano Rizzo, un altro siciliano originario di Agira,
nacque Patricia. Sicilia Mondo ha invitato i Presidenti delle Associazioni e le
comunità dei corregionali ad un momento di riflessione per ricordare Patricia,
vittima innocente. Ma anche una dura condanna nei confronti di un terrorismo
cieco e disumano.
Patricia è figlia di quella pagina di storia del nostro
Paese, a noi contemporanea, che negli anni ‘50 e ‘60 vide centinaia di migliaia
di connazionali del Sud Italia partire alla volta dei Paesi europei distrutti
dalla guerra. Determinarono il decollo e la fortuna del vecchio continente. Molti
si fermarono stabilizzandosi con i matrimoni tra i connazionali e i locali ed
il richiamo delle famiglie. Si ristrutturarono, diventarono artigiani,
commercianti, piccoli imprenditori. Mandarono i figli a scuola trovando spazio
nella società di accoglienza. Trovarono il modo di stare insieme con uomini di
altre nazioni, civiltà, religioni, superando vecchi pregiudizi e divisioni.
Furono gli uomini che crearono la prima, vera integrazione tra popoli diversi.
Gli antesignani dell’Europa dei popoli. Fu epopea di eroi. Anche il nonno di
Patricia, Mariano Leonora, fa parte di questi eroi. Patricia apparteneva alla
seconda generazione di questi uomini generosi. Madre esemplare, colta,
funzionaria modello, solare.
Perfettamente integrata nella società belga. Aveva
scelto di rimanere italiana con l’orgoglio delle origini siciliane. Patricia
resta l’immagine di intere generazioni di discendenti figli e nipoti di
italiani che hanno trapiantato in tutti i continenti la ricchezza di una
cultura italiana creativa ed operosa. Sicilia Mondo tutta si stringe attorno ai
familiari, al Commissario Straordinario del Comune di Calascibetta, Mario
Candore, che ha onorato l’estinta con una giornata di lutto cittadino, agli
amici e colleghi, ai quali esprime sentimenti di vivo cordoglio e di
solidarietà nel ricordo della tragica perdita della cara Patricia.
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