TRADIZIONI POPOLARI
Dire Vara è dire Messina
di Alfonso Saya
 La Festa della Vara è un Evento
magico per la città di Messina. Su questa grande Festività, ha scritto una bellissima e aurea pagina l’indimenticabile e compianto arcivescovo emerito di Messina, mons. Giovanni Marra, che merita di essere letta,
specialmente dai giovani che rappresentano il futuro della nostra città. Senza
passato e senza memoria storica, non c’è futuro, essi sono di fondamentale
importanza! L’emerito arcivescovo prende lo spunto dalla Vara e traccia la Storia
gloriosa di Messina. La Vara ha avuto
origine dalla macchina trionfale che i Messinesi prepararono per accogliere,
con grande solennità, l’Imperatore Carlo V.
Messina, allora, era concapitale
della Sicilia, era al massimo dello splendore e del prestigio religioso e
politico. Il successo di quella macchina trionfale, che è servita, efficacemente,
per onorare un re terreno (così pensò, saggiamente, e con tanta Fede il Senato
cittadino), poteva essere adattata per rendere onore, ogni anno, alla Vergine
Assunta in Cielo il 15 agosto. Fu facile e geniale questo
adattamento, in perfetta sintonia con la devozione dei messinesi alla Madonna,
la Perpetua Protettrice, come Lei si è dichiarata nella Sacra Lettera che
costituisce la Carta d’identità di Messina.
Questa Festa – dicevo – è un evento magico, esprime – al dire dell’arcivescovo
– l’unità del popolo messinese senza distinzione di censo o di cultura, che
prende parte attiva, tirando le corde del Carro trionfale o correndovi dietro,
sudando, osannando e pregando la Vergine Maria. Insieme al popolo corrono pure
le autorità cittadine. La Vara
rappresenta – al dire, ancora, dell’emerito presule – l’espressione più
significativa della religiosità popolare, la più antica, ma anche la più carica
di attualità. Si ripete da tanti secoli, da oltre 500 anni, in essa s’identifica
la Città. “Dire Vara – chiosa mons. Marra – è dire Messina, dire Sant’Agata è dire Catania, dire Santa Rosalia è
dire Palermo. Sono tre Feste popolari e tradizionali che caratterizzano e
identificano le tre più importanti città della Sicilia”.
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