MADONNA DELLA LETTERA
La Madonnina del porto di Messina simbolo di Pace
di Marisa Frasca Rustica
 Quanti giungono in Sicilia via
mare, provenienti dal Continente, rimangono colpiti dalla visione della colonna
votiva mariana che si erge sul maschio del Forte “San Salvatore”, nel braccio
estremo del porto naturale della città di Messina. Il muro, su cui essa si
appoggia, fa parte della fortezza costruita dagli spagnoli nel 1546, onde
tenere a bada gli irrequieti messinesi. La colonna votiva alta 35 metri domina
il porto e guarda la città, quasi a proteggerla dai pericoli che hanno fatto la
storia di Messina. In alto, alla sommità, svetta la statua di bronzo dorato
della Vergine Maria, la cui mano si eleva in atto di benedire. Alla base,
spicca la particolare iscrizione in latino “VOS ET IPSAM CIVITATEM BENEDICIMUS”,
il saluto finale della lettera inviata ai messinesi nell’anno 42 d.C. da Maria
di Nazareth, dalla Palestina tramite i loro ambasciatori.
La tradizione – sostenuta da
diverse affermazioni storiche – c’informa che Paolo di Tarso, nella sua
missione di predicare il Vangelo, proveniente da Reggio Calabria, sbarcò in
Sicilia nell’anno 42 d.C. toccandone la costa orientale, nella località
distante da Messina 12 km. a sud, vicino al villaggio di Giampilieri, che
ancora oggi è denominata Cala “San Paolo”: I messinesi accolsero con entusiasmo
il nuovo Vangelo, manifestando il desiderio d’inviare una delegazione per
conoscere la Madre di Gesù e renderLe il dovuto omaggio. La tradizione
messinese ricorda, pertanto, i nomi di Geronimo Origgiano, Marcello Benefacite,
Centurione Mulè e Ottavio Brizio, che hanno avuto l’onore di ricevere, dalle
mani della Madonna, una lettera arrotolata e legata con una ciocca dei Suoi
capelli, che venne, gelosamente, custodita dalla Cattedrale di Messina, in una
custodia di cristallo.
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