mercoledì 1 novembre 2017
U’ PISCI SPADA
Una pesca leggendaria… da tutelare
di Domenica Timpano
 Nello Stretto di Messina, in un
tratto di mare d’indiscutibile bellezza, si pratica la pesca del pescespada dal
secolo XV, già nota ai tempi di Omero. Tra due antiche sponde, si rinnova un rito
suggestivo che sa di magia, di cultura, di profumo, che si leva dalle tavole
dei messinesi che, orgogliosi e di tanta buona sorte, del pesce conoscono ogni
segreta virtù. Raccontarlo non rende alla mente
e al cuore l’incanto di un evento che si tramanda nei secoli e che fa dello Stretto
un luogo ricco di fascino e attrazione.
È al sorgere del sole che le
feluche cominciano il loro cammino, che scivolano sull’autostrada del mare, con
uomini attenti a scorgere le pinne che emergono dal livello dell’acqua, pronti
ad avvisare i compagni quando è il momento di tirare la fiocina per catturare
il pesce. Una… due… tre, tante feluche che risplendono sotto il sole, che
rincorrono la fortuna. Quando avviene l’avvistamento, un coro di voci scuote il
silenzio dello Stretto sino a riva, dove c’è sempre qualcuno che segue, con
emozione, quel cerimoniale. La visione plastica di un insieme di rara armonia
viene, così, arricchita dai colori del pesce che brilla e dalle grida festanti
dei pescatori che, ignari di un ruolo che li consegna alla storia, ringraziano
il cielo per avere donato loro, ancora una volta, quel cibo prezioso.
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