TRADIZIONI POPOLARI
Festa della Madonna dei Cappuccini a Rometta
di Alfonso Saya
 Ogni anno, a
Rometta (ME), l’ultima domenica di luglio, si festeggia la Madonna dei
Cappuccini, per un miracolo operato nel 1726: la cessazione improvvisa della
pioggia incessante e il ritiro del germoglio dal grano, mentre si portava in
processione il Quadro che ritrae la Vergine Immacolata troppo ammirabile non
tanto per la finezza del pennello, quanto per la modestia con cui è espressa l’Immagine
(Annali dei PP. Cappuccini), che si trova nella Chiesetta di San Giorgio, ora
della Madonna dei Cappuccini, per ricordare il suddetto grande prodigio, fatta
costruire dai Normanni e annessa al Convento dei Cappuccini, ora Monastero
delle Suore Clarisse di Sant’Eustochia Smeralda Calafato, la grande Santa
messinese. È questa una festa tradizionale che si celebra anno dopo anno, per
commemorare il grande prodigio della Madonna dei Cappuccini, che salvò dalla
carestia e dalla fame il popolo romettese.
Prosegue, dunque, nella Fede e nella
Devozione il cammino dei Padri e si ringrazia e si prega la Vergine Santissima,
affinché Rometta sia sempre sotto la sua materna protezione, come nel
ritornello dell’antico Inno in cui s’invoca la Sua Materna protezione: “O
Vergine santa/ o Madre diletta/ proteggi Rometta la nostra città”. La festa
interna, è preparata, con grande zelo, dalla “fraternità degli amici di Gesù
Buon Pastore”, una rivoluzionaria comunità fondata da Padre Maurizio, il cui
apostolato consiste di mettere in pratica la “Nuova Evangelizzazione”, che
ospita il vecchio Convento dopo i Cappuccini, i Redentoristi, i Rogazionisti e
le Suore di clausura di Sant’Eustochia che l’avevano trasformato in Monastero e
che dopo tanti anni, era già un’Istituzione, l’hanno abbandonato con grande
sconcerto dei Romettesi.
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