IL BAMBINELLO DI CERA – MESSINA
IL MIRACOLO DEL BAMBINELLO DI PADRE FABRIS
di Redazione
 Il 23 febbraio del 1712, a Messina, il Bambinello
Gesù di cera, di soli 22 cm., lacrimò per la prima volta, suscitando molta
commozione tra i messinesi di quel periodo. Il pianto del Bambinello,
appartenuto a Padre Fabris, fu riconosciuto dal Tribunale Ecclesiastico ed il senato
emise il voto di offrire, ogni anno, un cero votivo di venti libbre. Il Bambinello
venne custodito in una teca di vetro e bronzo dorato, realizzata dall’orafo-argentiere
Francesco Juvara, che si trova, dal 1908, nella chiesa di Gesù e Maria delle
Trombe. A conclusione del 300° Anniversario della lacrimazione, l’Associazione “Gesù e Maria
delle Trombe” e l’arcidiocesi, con la collaborazione del consiglio comunale,
hanno organizzato una serie di eventi che si sono conclusi sabato 23 febbraio
con la Messa pontificale, presieduta dall’arcivescovo, mons. Calogero La Piana,
nella Basilica Cattedrale, con la rinnovata preghiera di affidamento della
città e con l’offerta del cero votivo da parte del presidente del consiglio,
Pippo Previti, è stata fatta coniare, per tale importante occasione, la “Medaglia
commemorativa ufficiale” in argento del 3° centenario, realizzata a mano dal
Maestro orafo-argentiere Francesco Cosio, realizzata con la tecnica della
fusione a cera persa. Una medaglia è stata consegnata all’arcivescovo e un’altra
copia è stata riposta, con il documento ricordo firmato da tutte le autorità
presenti, nell’urna del Bambinello. Altre copie saranno riprodotte su
richiesta dal Maestro orafo messinese a memoria del miracoloso evento.
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