RECENSIONI LIBRARIE
TOMMASO CALARCO – A TE... CHE NON SEI FORMA
di Redazione
 Duri frantumi, fragori,
strappi feroci. Malesseri e gioie, ansie, paure e una multiforme danza verbale e grafica, quella che si muove tra le poesie e le illustrazioni di
Tommaso Calarco raccolte
nell’antologia A te.. che non sei forma, ed. Gruppo Albatros “Il
Filo”. Poetici segni densi di un’energia
tesa, aspra, enigmatica. Ricerca nel fondo del più fondo dei misteri. E tanti sono i buchi neri pesanti.. spenti a ingombrare lo sguardo di
un io lirico che fruga nel cosmo composito, vorticoso deposito là fuori e attorno; ma, forse,
nei luoghi segreti dell’animo. Oscuri, tortuosi meandri di un cuore sfatto, colmo di
vuoto; mentre molto troneggia sul niente e, tra aporia, confusione e follia, il mondo è bordello e
pesante fardello.
E grido tempesta dentro l’odiata/quiete.
La vita è perpetuo movimento, dissonante, sfuggente; anche, l’amore, tra il visibile e l’invisibile, rimane negli interstizi. E il
cammino è riconoscibile (forse) per metà; il resto è solo roccia scistosa che non ha forma né
consistenza. Frane, frammenti, incroci e dolorosi incanti, ombre scure e delicatissimi fiori, cocci
di vetro e sorrisi; e, poi, l’impercettibile palpito (erotico?) dei rami di un gentile ciliegio in
fiore, che vorrebbe amare e volare.
Anche, Icaro vola, ma qui il suo volo non si scioglie. Sale in alto, come un sogno,
in alto, sopra il bisogno che sta giù, dentro una magmatica realtà che Tommaso Calarco canta. Per
dirci dell’amara bellezza dell’esistere.
Piera Maculotti
|