PSICOLOGIA
Stressoressia, nuova forma di disagio psicologico
di Redazione
 La
stressoressia è una nuova forma di disagio psicologico legato all’alimentazione
e colpisce, tendenzialmente, le cosiddette donne “in carriera” giovani donne
fra i 28 ed i 40 anni, madri di famiglia affermate professionalmente. Causa
scatenante lo stress che si ripercuote sul corpo. Pur non essendo ancora
riconosciuta e diagnosticata dalla comunità dei medici, recenti ricerche
mostrano come la stressoressia si presenti all’interno di un quadro ben
preciso. Le donne sono caratterizzate da forte senso del dovere e di
responsabilità, spiccata intelligenza. Spesso nutrono aspettative su se stesse
notevolmente elevate e una motivazione ferrea combinata a un forte orgoglio che
le spinge a mostrarsi costantemente all’altezza di tutti gli impegni richiesti,
di saper gestire e conciliare mille ruoli, il tutto al costo di veri e propri
sacrifici.
Mente
e Corpo in stretta correlazione – Tali donne si sentono
costrette dalle scelte che hanno intrapreso e su cui sentono di non avere
controllo e, senza rendersene conto, finiscono col sacrificare aspetti
importanti e basilari per il loro benessere psico-fisico, ovvero, il cibo.
Unico momento gestito interamente da loro su cui sento di avere controllo. E
possono decidere di saltare. Tra le conseguenze più immediate di queste cattive
abitudini alimentari, ripetute nel tempo, troviamo la perdita dell’abitudine di
mangiare, il dimenticarsi di mangiare. Conseguenziale è la perdita di peso con
stato di spossatezza, stanchezza e astenia. Mente e corpo vanno in tilt. Un’anoressia
da stress insomma, una conseguenza della perdita dell’abitudine di mangiare,
differente dall’anoressia che siamo abituati a conoscere, legata a problemi
emotivi, a una distorta immagine del corpo, dove la riduzione di peso, invece,
rappresenta l’obiettivo da raggiungere.
Cosa fare – Rivolgersi
a un esperto non appena si nota una minima anomalia legata al rapporto con il
cibo. Lo psicologo in questi casi e non il nutrizionista. Il disturbo viene
attivato dallo stress e si propaga nel corpo come un disturbo psicosomatico.
Importante è ricalibrare la propria autostima e scala dei valori. Rimettersi in
discussione per uscire dalla “sindrome della mamma perfetta”. Eliminare gli
elementi stressogeni per corpo e mente.Si
possono, intanto, provare a seguire alcune regole generali: non lasciarsi
travolgere quando si è madri e lavoratrici, imparare a godersi il tempo libero
con la famiglia e a ritagliarsi uno spazio tutto per sé, trasformare i pasti,
prima colazione compresa, in momenti d’incontro, dialogo e scambio, impegnare
le proprie energie per organizzare situazioni piacevoli e di svago, concedersi
pause in cui poter spegnere il telefono cellulare e trascurare le mail. Bisogna
riscoprire se stesse, per riscoprire il piacere che si ricava da uno stile di
vita diverso.
Dott.ssa
Crisafulli Liliana
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