FUMATORI
Fumo, non diminuiscono i consumatori
di Redazione
 È
alto in Italia il numero di minori che fumano. Uno su dieci è consumatore
abituale, quasi la metà ha fumato, ha provato a fumare o fuma ogni tanto e tra
quelli abituali più della metà fuma anche cannabis. Non accenna a diminuire,
invece, il numero totale dei fumatori che appare in leggero aumento. Questo ci
dicono i dati presentati dall’OSSFAD del Centro Nazionale Dipendenza e Doping
dell’ISS in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco il 31. I ragazzi
tra i 14 e i 17 anni, infatti, accendono la prima sigaretta alle scuole
secondarie di secondo grado e una piccola percentuale addirittura inizia a
fumare alle scuole elementari (9-10 anni).
L’identikit
del giovane fumatore abituale è tratteggiato nell’indagine EXPLORA realizzata
su un campione rappresentativo di 15.000 ragazzi tra i 14 e i 17 anni. Sono,
soprattutto, maschi, frequentano istituti professionali e licei artistici, i
genitori hanno un livello di istruzione medio-basso e non controllano le spese
dei figli, risultano propensi al rischio e hanno una percezione del proprio
rendimento scolastico mediocre o appena sufficiente. I giovani fumatori
abituali, inoltre, sono quelli che fanno meno sport e che bevono più energy
drink. Il dato preoccupante, inoltre, fotografa un maggiore consumo di alcolici
tra i fumatori abituali, fino a quattro consumazioni di birra e super alcolici
a settimana. Addirittura, un 12% dichiara di aver avuto episodi di binge
drinking 3 o più volte nell’ultimo mese. Il dato cresce a dismisura sul consumo
di droghe: più della metà dei fumatori abituali (il 65,6%) ha fumato almeno una
volta anche cannabis nell’ultimo anno rispetto al 2% dei non fumatori.
L’indagine
ISS-DOXA, realizzata su un campione nazionale di oltre 3.000 soggetti
rappresentativo della popolazione italiana, ha confermato, una situazione di
stallo, invece, nel numero totale dei fumatori: sono 12,2 milioni, in leggero
aumento rispetto al 2017 (11,7 milioni). Di contro, aumenta, invece, il
rispetto del divieto di fumo nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro, anzi
secondo l’indagine PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in
Italia), derivati dal sistema di sorveglianza di popolazione condotta dalle ASL
e coordinata dall’ISS, il rispetto a 15 anni dalla Legge Sirchia è quasi
totale.
Un
capitolo a parte è dedicato al consumo della sigaretta elettronica. “La maggior parte degli svapatori è un consumatore duale – dice Silvio
Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” – consuma cioè sia sigarette tradizionali che
e-cig. Altro dato del rapporto è
quello che riguarda i prodotti del tabacco di nuova generazione, il tabacco
riscaldato: in tre anni la notorietà
di questi prodotti è più che raddoppiata”.Per
la prima volta, abbiamo anche il dato sul fumo passivo negli animali domestici:
il 14% dei fumatori che ha un animale domestico fuma in loro presenza. Il 46%
mai. Tra i non fumatori la percentuale di chi non espone al fumo passivo il
proprio animale domestico sale all’ 87,6%.
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