RIFORMA SANITARIA
Ancora novità nel settore dell’assistenza sanitaria: saranno abolite le guardie mediche
di Domenica Timpano
 La
notizia, diffusa tempo fa, dell’apertura degli studi dei medici di base dalle
otto a mezzanotte, per sedici ore consecutive, ha suscitato un vespaio di
malcontento da parte dei medici e del loro Sindacato, ma ancora oggi il ministro
della Salute Beatrice Lorenzin, ponendosi l’obiettivo di riorganizzare al
meglio il settore, ha annunciato un’altra rivoluzione: chiudere circa 16.500
guardie mediche esistenti, seppure alcune in via di estinzione. Dalla
mezzanotte alle otto chi avrà necessità di ricorrere al medico potrà rivolgersi
solo al pronto soccorso dell’ospedale. Questa tegola, che prevede di unificare
la guardia medica con i medici di base, ha allertato tutti, ma soprattutto gli
utenti che risiedono in piccoli comuni e villaggi. “Non spegnere le luci dell’assistenza medica notturna” è l’invito
rivolto a Matteo Renzi dall’Anci piccoli comuni e dalle associazioni dei
consumatori che leggono il disagio di quanti, residenti in piccoli comuni,
anziani o persone sole, dovrebbero spostarsi di notte, quando anche i mezzi di
trasporto sono inesistenti, per raggiungere il più vicino ospedale. Mercoledì,
11 maggio, ci sarà una manifestazione di protesta a Roma, Piazza Montecitorio,
dalle 9,00, alle 14,00, per sensibilizzare le autorità sul tema anche se alcuni
esponenti della Federazione dei medici di medicina generale Fimmg, non dissentono dalla riforma.
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