BADIAZZA
Il calendario “Stellarico” di Stello Quartarone
di Matteo Allone
 Sin dalla notte dei tempi il calendario
nasce dall’osservazione degli spostamenti circolari del sole nel cielo, che
determinano il giorno e la notte, le stagioni, i solstizi e gli equinozi; della luna, regina delle
maree, dei cicli marini e dei semi, dei cinque pianeti un tempo conosciuti.
Un’altra via era quella dello zodiaco, un’altra ancora quella della liturgia
cristiana con le sue solennità e le numerose feste e memorie dei santi. Il serpente del tempo si morde la coda,
rinnovando se stesso. Ma l’inizio cambia. In Occidente è la mezzanotte del 1
Gennaio, ma in altre parti del mondo, ancor oggi, l’anno comincia in una data
diversa o per antica tradizione o perché
è mobile, come nei paesi islamici.
Il calendario Stellarico, vuole essere
diverso, e ha scelto di iniziare il 22 Giugno, nel segno del cancro, al principio
del solstizio d’estate, nel segno dell’arte e dei tanti sacerdoti che ne hanno
officiato il rito della creazione, illuminando con la loro azione una rinnovata
visione del mondo, al limite del reale, al limite del possibile. Pittori,
scultori, musicisti, filosofi, scrittori, poeti, scienziati, critici. Tutti
artisti nel loro campo, capaci di incuriosire e testimoniare con il loro percorso di vita, unico, irripetibile,
il ruolo di silenti guide del pensiero del tempo. Tra questi Dante Alighieri il primo nome del calendario, al quale l’artista
Stello Quartarone ha inteso dedicare la sua opera, ed infatti il calendario è
introdotto da 12 terzine dell’Inferno, tradotte nel Codice Stellarico e da
un’immagine cosmica differente, unica, policroma.
L’autore in ciò esprime il
viaggio sublime che spinge ogni uomo a trovare il proprio codice innato, un
viaggio guidato dagli astri, che trova nella propria interiorità più oscura e
profonda la luce per compiersi. A completare con i suoi 12 stadi cromatici,
l’espressione simbolica e metaforica del calendario, la realizzazione di un
telo “La scala dell’arte” (10 m X 3m) , sospeso con invisibili fili alla volta
della Badiazza, l’antica chiesa medievale
della città di Messina, ad indicare che l’arte eleva lo spirito,
attraverso un percorso duro, a tratti sofferto, ma ricco di senso.
Il calendario è esposto alla Badiazza, la mostra si potrà
visitare tutti i giorni sino a domenica 13 luglio, dalle ore 17,00 alle 20,30.
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