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 giovedì 3 luglio 2014

BADIAZZA

Il calendario “Stellarico” di Stello Quartarone

di Matteo Allone


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Sin dalla notte dei tempi il calendario nasce dall’osservazione degli spostamenti circolari del sole nel cielo, che determinano il giorno e la notte, le stagioni, i solstizi e gli equinozi; della luna, regina delle maree, dei cicli marini e dei semi, dei cinque pianeti un tempo conosciuti. Un’altra via era quella dello zodiaco, un’altra ancora quella della liturgia cristiana con le sue solennità e le numerose feste e memorie dei santi. Il serpente del tempo si morde la coda, rinnovando se stesso. Ma l’inizio cambia. In Occidente è la mezzanotte del 1 Gennaio, ma in altre parti del mondo, ancor oggi, l’anno comincia in una data diversa o per antica tradizione o perché è mobile, come nei paesi islamici.

Il calendario Stellarico, vuole essere diverso, e ha scelto di iniziare il 22 Giugno, nel segno del cancro, al principio del solstizio d’estate, nel segno dell’arte e dei tanti sacerdoti che ne hanno officiato il rito della creazione, illuminando con la loro azione una rinnovata visione del mondo, al limite del reale, al limite del possibile. Pittori, scultori, musicisti, filosofi, scrittori, poeti, scienziati, critici. Tutti artisti nel loro campo, capaci di incuriosire e testimoniare con il loro percorso di vita, unico, irripetibile, il ruolo di silenti guide del pensiero del tempo. Tra questi Dante Alighieri il primo nome del calendario, al quale l’artista Stello Quartarone ha inteso dedicare la sua opera, ed infatti il calendario è introdotto da 12 terzine dell’Inferno, tradotte nel Codice Stellarico e da un’immagine cosmica differente, unica, policroma.

L’autore in ciò esprime il viaggio sublime che spinge ogni uomo a trovare il proprio codice innato, un viaggio guidato dagli astri, che trova nella propria interiorità più oscura e profonda la luce per compiersi. A completare con i suoi 12 stadi cromatici, l’espressione simbolica e metaforica del calendario, la realizzazione di un telo “La scala dell’arte” (10 m X 3m) , sospeso con invisibili fili alla volta della Badiazza, l’antica chiesa medievale della città di Messina, ad indicare che l’arte eleva lo spirito, attraverso un percorso duro, a tratti sofferto, ma ricco di senso.

Il calendario è esposto alla Badiazza, la mostra si potrà visitare tutti i giorni sino a domenica 13 luglio, dalle ore 17,00 alle 20,30.






 


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