GIORNATA PER L’EBRAISMO
San Paolo: Ponte tra Ebraismo e Cristianesimo
di Paola Saladino
 Il “SAE”
(Segretariato Attività Ecumeniche), nella Giornata
per l’Ebraismo istituita su input del Documento
conciliare “Nostra Aetate”, del 1965, voluto da Giovanni XXIII, ha
organizzato, nel salone dell’Istituto “Don Orione”, un incontro su Saulo l’ebreo cristiano.
L’incontro, alla presenza del direttore dell’Istituto don
Marco Grossholz e di un attento pubblico tra cui l’archimandrita Alessio, è
iniziato dopo che la prof. Daniela Villari, coordinatrice del SAE, ha tracciato,
brevemente, la storia di tale associazione interconfessionale ed ecumenica, e
dopo che suor Tarcisia Carnieletto, responsabile della pastorale ecumenica ed
interreligiosa della diocesi di Messina, ha portato ai presenti i saluti dell’arcivescovo,
mons. La Piana.
I relatori sono stati il gesuita padre Felice Scalia ed
il prof. Giovanni Caola ebraista. Anche se entrambi sono stati concordi nel
ritenere che Paolo lo si può comprendere solo partendo dal mondo ebraico, padre
Scalia ha evidenziato che non è solo ebreo, ma anche greco tanto da farsi
chiamare Saulo.
Paolo, come ha fatto notare padre Scalia, è archetipo di
quello che dovrebbe essere l’uomo di oggi grazie alla sua appassionata ricerca
della verità tra ebrei, cristiani e pagani. Inoltre, benché fariseo, è libero
dalle pastoie della legge giudaica avendo scelto di obbedire alla legge dell’amore
portata da Gesù, il Dio che ha svuotato se stesso per servire ed incontrare
ogni uomo. Paolo, sicuramente, è una figura di grande attualità, poiché, oltre
ad essere ponte tra mondi e culture diversi, è anche l’icona dell’uomo di ogni
tempo che ricerca, instancabilmente, chi possa colmare il suo desiderio di
amore assoluto per dare significato alla vita.
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