COMANDO INTERREGIONALE CARABINIERI
Messina – Il ministro della difesa Elisabetta Trenta ha inaugurato il monumento dedicato ai 5 carabinieri siciliani caduti a Nassiriya
di Redazione
 Presso
la Caserma “A. Bonsignore” di Messina, sede del Comando Interregionale
Carabinieri “Culqualber”, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha
inaugurato il monumento dedicato ai 5 carabinieri Siciliani caduti a Nassiriya.
Alla cerimonia, hanno partecipato i familiari delle vittime siciliane della
strage di Nassiriya, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale
Giovanni Nistri, il comandante interregionale, generale Luigi Robusto, e le
massime Autorità civili, militari e religiose della Sicilia, intervenute all’evento.
Il monumento, inaugurato quest’oggi, è stato realizzato dagli alunni dell’istituto
artistico “Ernesto Basile” di Messina, ed è costituito da un Piano d’Altare in
pietra siciliana lavorata a mano, che poggia su 4 gambi di rose, in acciaio,
sorretti alla base da 4 pietre, provenienti delle Terre di origine di ciascun
caduto siciliano, che circondano una roccia rossa giunta, direttamente, da
Nassiriya. Le quattro pietre italiche abbracciano la pietra irachena e “rappresentano, simbolicamente, le gocce di
sangue che, sgorgate dal sacrificio dei caduti, hanno fatto fiorire una rosa”.
Infatti, dalle 4 pietre affiorano 5 rose in ferro battuto, in ricordo di
ciascuno dei caduti siciliani, sovrastate da un ripiano in pietra tipica
siciliana.
Sul
Piano d’Altare il sacrificio dei Nostri caduti viene ricordato dalla seguente
iscrizione: “La nostra Pietra. Il rosso naturale della dura pietra irachena cela il
sangue di un italico martirio e da cornice
i colori della sicula Patria d’origine. Tu che, silenzioso volgi verso di me il
tuo sguardo e la tua prece fa di questi sassi un’unica pietra, per schiacciare
odi e rancori e, solo allora, da quel sangue
potrà sbocciare un fiore”. S.ten.
Giovanni Cavallaro; m.llo A. Alfio Ragazzi; brig. Giuseppe Coletta; v.brig.
Domenico Intravaia; app. Horacio Maiorana. Terra irachena, 12/XI/2003 – Terra
di Sicilia 17/1/2019”.
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