ROMETTA
Convegno sulla Storia della Cittadina tirrenica
di Alfonso Saya
 Il
30 luglio u.s., nella Sala consiliare del Comune di Rometta, si è svolto un interessante
Convegno, che è stato un monito per i
giovani nel profondo sconvolgimento dei valori, affinché recuperino il senso di
appartenenza e si riapproprino delle proprie radici. Infatti, non si può vivere
senza Memoria, non si può vivere senza Storia. Il Convegno è stato aperto dal Sindaco, avv. Nicola Merlino, che ha introdotto
i lavori. Quindi, il sottoscritto, Alfonso Saya, ha colto l’opportunità di leggere
e consegnare, al primo cittadino, una poesia a lui dedicata, in occasione della
sua elezione. Moderatore, l’emerito prof. Nino Ioli. Sono iniziati i lavori con
la relazione del ch.mo prof. Santi Fedele, che ha tracciato il profilo storico della
cittadina, soffermandosi sulla sua posizione strategica naturale, per cui, appunto,
fu l’ultima città, l’ultimo baluardo della Cristianità a cadere sotto i Saraceni.
È stata ricordata l’eroica resistenza opposta ai Saraceni, che il lupo non è nero
come si dipinge; hanno apportato, bisogna riconoscerlo, dei grandi benefici, specialmente,
nel campo dell’agricoltura, e dell’industria serica.
Nel ringraziare l’emerito prof.
Nino Ioli, illustre concittadino da annoverarsi agli uomini illustri antichi e recenti,
basti ricordare (Rometta non è stata avara) Mario Giurba e, fra i recenti, Ciccio
Saya, mons. Antonino Barbaro, l’Eroe Nino Scandurra, Pasquale Midiri, il sottoscritto
ha ricordato suo padre, il dott. Valerio Ioli, valoroso medico condotto di Rometta
che per tanti anni ha esercitato la professione come una missione tanto da essere
definito il “Patriarca di quelle contrade”. Il sottoscritto ha composto la tesi
di laurea su di lui, dedicandogli alcuni versi e proponendo, al sindaco presente,
di apporli sulla parete della casa da lui abitata. Poi, ha dato corso alla sua Relazione che è stata un excursus sulla Gloriosa Storia di Rometta.
Ha citato Vittorio Sgarbi che l’ha definita un Centro storico, una Città d’Arte
e come Rometta, ha detto ancora Sgarbi, prende luce da Messina, Messina prende luce
da Rometta. Ha, infine, relazionato il chiar.mo prof. Chillè sulla cultura artistica
e sul patrimonio artistico, architettonico e monumentale di questa regina dei Peloritani
o perla del Tirreno, così come Taormina lo è dello Jonio.
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