MESSINA
Progetto “Co.Vi. – Coworking Villafranca”
di Redazione
 Si è svolta,
presso la Sala dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti Università degli Studi
di Messina, la presentazione del Progetto “Co.Vi.
– Coworking Villafranca”, classificatosi tra i primi posti su oltre un
centinaio di comuni partecipanti in tutta Italia. Erano presenti il capofila
del Progetto e sindaco del Comune di Villafranca Tirrena, Matteo De Marco, e i
referenti della partnership di progetto: Dario Caroniti, presidente del Centro
Orientamento e Placement dell’Ateneo, Nino Costa, presidente onorario
Associazione di volontariato “Villafranca
Giovane”, Carmelo Lembo, presidente Associazione “Bios”, Giovanni Ammendolia, presidente della Soc. Coop. Soc. “Azione Sociale”, Giacomo Orlando, consigliere
della BCC Antonello di Messina, e Debora Colicchia, presidente di LegaCoop
Messina. Il Progetto “Co.Vi” è stato
finanziato nell’ambito dell’Avviso pubblico “MeetYoungCities” promosso dall’Anci,
dall’Ifel, dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile
Nazionale e dall’ANG – Agenzia
Nazionale per i Giovani, rappresentata in conferenza dal Direttore Generale,
Giacomo D’Arrigo.
Il Progetto prevede la valorizzazione di uno spazio/bene
pubblico, attraverso la creazione di un coworking di “seconda generazione”,
versatile e dinamico, basato sul sistema di “economia condivisa” e “scambio di
esperienze” (sharing economy and experience). Oggi per coworking si intende uno
stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro, spesso
un ufficio, mantenendo un’attività indipendente. A differenza del tipico
ambiente d’ufficio, coloro che fanno coworking non sono in genere impiegati
nella stessa organizzazione. “Co.Vi. –
Coworking Villafranca” intende erogare un nuovo servizio di welfare, basato
sull’innovazione sociale, in linea con i nuovi stili di vita e di consumo, un
sistema basato sui processi collaborativi e di condivisione tra imprese sociali
e le associazioni giovanili, dunque un’evoluzione dei tradizionali coworking
che ruotano invece intorno al singolo professionista.
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